7 ottobre 2011
A Lamezia Terme l’ingresso dell’istituto è troppo stretto, e un ragazzo diserta le lezioni per protesta
A Lamezia Terme la scuola è un inferno per i disabili. Sin dall’inizio dall’anno scolastico sono state segnalate gravi carenze, sia strutturali sia di personale, per venire incontro agli studenti disabili. Qualcuno di essi è giunto al culmine della pazienza.
SOSTEGNO - Già a metà settembre, l’Usb Scuola della Calabria denunciava “le enormi difficoltà all’avvio dell’anno scolastico per il ritardo nelle operazioni di reclutamento insegnanti e per pesanti tagli imposti alle scuole. In particolare, all’Istituto Magistrale Campanella di Lamezia Terme (Cz), dove si registra la presenza di ben 22 disabili iscritti, non si riesce, al momento, a garantire a tali alunni, la presenza di un solo assistente, figura preposta alle esigenze vitali fisiologiche dei disabili. [...] L’assistente ai disabili, dunque, svolge mansioni di totale sostegno materiale, senza il quale potrebbero bloccarsi le normali attività scolastiche quotidiane. Stanno aumentando, quindi, in modo assai allarmante, le preoccupazioni di genitori di alunni disabili che, vivono con terrore, l’ipotesi di dover lasciare a casa i propri figli proprio perche’ la Scuola non garantisce una adeguata assistenza”. I problemi non finiscono qui. Quest’oggi, un ragazzo disabile di 12 anni che frequenta la seconda media in un istituto comprensivo a Lamezia Terme ed è costretto su una sedia a rotelle per una distrofia muscolare, non è entrato nell’istituto per protestare per le difficoltà che incontra all’ingresso.
LE DIFFICOLTA’ IN CARROZZINA - Giunto davanti la scuola a bordo del pulmino che effettua il servizio di accompagnamento degli studenti disabili nelle scuole, il ragazzo è stato costretto a passare attraverso il cancelletto pedonale, da cui la carrozzina passa appena, per poi fare una settantina di metri per raggiungere il plesso scolastico. Tutto ciò perche’ il cancello grande è chiuso per ‘problemi di sicurezza‘ in seguito ai quali la dirigente ha comunicato che ‘è proibito, come da norma e accordi con l’assessore alla Pubblica istruzione, entrare negli spazi scolastici con auto o altri mezzi‘, peccato che tra questi ci siano anche i veicoli che aiutano i disabili. Dal canto suo l’assessore comunale al ramo, Giusi Crimi, ha spiegato che il suo invito era quello ‘di vietare l’accesso agli spazi scolastici recintati, in orario scolastico o comunque quando nella scuola sono presenti gli alunni, a tutti i mezzi pubblici e privati, tranne che a quelli pubblici (scuolabus speciale) e privati che trasportano alunni portatori di handicap, che siano o non siano nella condizione di camminare‘. Possibile che in Italia manchi quel minimo di elasticità mentale per non complicarsi la vita?
A Lamezia Terme l’ingresso dell’istituto è troppo stretto, e un ragazzo diserta le lezioni per protesta
A Lamezia Terme la scuola è un inferno per i disabili. Sin dall’inizio dall’anno scolastico sono state segnalate gravi carenze, sia strutturali sia di personale, per venire incontro agli studenti disabili. Qualcuno di essi è giunto al culmine della pazienza.
SOSTEGNO - Già a metà settembre, l’Usb Scuola della Calabria denunciava “le enormi difficoltà all’avvio dell’anno scolastico per il ritardo nelle operazioni di reclutamento insegnanti e per pesanti tagli imposti alle scuole. In particolare, all’Istituto Magistrale Campanella di Lamezia Terme (Cz), dove si registra la presenza di ben 22 disabili iscritti, non si riesce, al momento, a garantire a tali alunni, la presenza di un solo assistente, figura preposta alle esigenze vitali fisiologiche dei disabili. [...] L’assistente ai disabili, dunque, svolge mansioni di totale sostegno materiale, senza il quale potrebbero bloccarsi le normali attività scolastiche quotidiane. Stanno aumentando, quindi, in modo assai allarmante, le preoccupazioni di genitori di alunni disabili che, vivono con terrore, l’ipotesi di dover lasciare a casa i propri figli proprio perche’ la Scuola non garantisce una adeguata assistenza”. I problemi non finiscono qui. Quest’oggi, un ragazzo disabile di 12 anni che frequenta la seconda media in un istituto comprensivo a Lamezia Terme ed è costretto su una sedia a rotelle per una distrofia muscolare, non è entrato nell’istituto per protestare per le difficoltà che incontra all’ingresso.
Publy
I bambini o gli studenti di colore o stranieri siedono negli stessi banchi dei ragazzi locali. Negli ospedali ricevono le stesse cure che ricevono i locali.
Perchè ti collochi all’altezza del calunniatore di professione: parlo di travaglio!
il caso di lamezia è unico in Calabria. E sarà risolto, ma non dai comunisti che senza questi malaugurati disservizi perderebbero la parola.
Tu ti devi essere orgogliosa di essere italiana , metre ti dovresti vergognare di essere cumunista!
persone che fanno piu di quanto possono. Per
bambini con l handicap e per gli stranieri. Stimo questr persone e sono loro che dovrebbero andare al governo. Alla fine ho solo 17 anni ma suppongo che molta gente con piu esperienza la pensi come me.