DISABILI: COSA C’E’ DA SAPERE
Indice
I diritti degli invalidi
pag. 1
Come richiedere lo stato di invalidità
pag. 1
L’accompagno
pag. 2
Come si richiede l’accompagno?
pag. 2
Tipologie di invalidità
pag. 4
Categorie di disabilità
pag. 7
Le prestazioni economiche
pag. 19
Tipologie
pag. 19
Tabella riassuntiva dei benefici ottenibili
pag. 19
Tabella prestazioni economiche 2010
pag. 20
Indennità per particolari malattie
pag. 21
Esenzione pagamento dei ticket
pag. 21
Come si ottengono
pag. 22
Le agevolazioni economiche
pag. 23
Irpef
pag. 23
Iva
pag. 23
Bollo auto
pag. 24
Deduzioni e detrazioni per l’assistenza alle persone non autosufficienti
pag. 23
Badanti
pag. 23
Colf
pag. 23
Agevolazioni telefoniche
pag. 26
Le prestazioni sanitarie
pag. 27
Assistenza domiciliare
pag. 27
Ausili sanitari
pag. 29
I II
Riabilitazione
pag. 30
Cure all’estero
pag. 31
Lavoro
pag. 33
Permessi e congedi retribuiti
pag. 33
Congedo straordinario per assistenza ai figli portatori di handicap grave
pag. 33
Permesso per i primi 3 anni di vita del disabile
pag. 34
Permesso dai 3 anni fino ai 18 anni di vita del disabile
pag. 36
Permesso dopo il raggiungimento della maggiore età del disabile
pag. 37
Agevolazioni sul lavoro
pag. 38
Collocamento obbligatorio
pag. 38
Sede di lavoro
pag. 39
Agevolazione per ausili tecnici
pag. 39
Formazione professionale disabili
pag. 40
Sportello assistenza ciechi e ipovedenti
pag. 40
Collocamento mirato
pag. 40
Legge 845/1978
pag. 43
Mantenimento del lavoro per invalidità successiva all’assunzione
pag. 45
Trasporti
pag. 46
Automobile
pag. 46
Quali sono i benefici
pag. 46
Chi sono i beneficiari
pag. 47
Come fare per richiedere il contrassegno
pag. 47
Come fare per richiedere le agevolazioni per i parcheggi
pag. 47
Autobus
pag. 48
Abbonamento
pag. 48
Trambus Abile a chiamata
pag. 50 Servizio Amico Bus pag. 50
Programma integrato per la mobilità
pag. 51
Metropolitana
pag. 52
Abbonamento
pag. 52
Servizio a prenotazione
pag. 55
Treno
pag. 55 III
Le sale Blu
pag. 55
La carta blu
pag. 57
Altre agevolazioni
pag. 58
Aereo
pag. 58
L’accoglienza in aeroporto
pag. 58
L’assistenza a bordo
pag. 60
Le barriere architettoniche
pag. 63
Edifici pubblici
pag. 63
Edifici privati
pag. 67
Agevolazioni economiche
pag. 67
Muoversi facilmente in casa
pag. 67
Come fare per ottenere i benefici
pag. 66
Votare senza ostacoli
pag. 68
Il diritto all’Istruzione
pag. 71
Agevolazioni per i portatori di handicap
pag. 71
Asili Nido
pag. 71
Scuole materne
pag. 72
Scuole elementari
pag. 72
Scuole medie
pag. 73
Scuole superiori
pag. 73
Università
pag. 74
Iscrizione di un bambino portatore di handicap a scuola
pag. 74
Tasse scolastiche
pag. 75
Gite scolastiche
pag. 76
L’insegnante di sostegno
pag. 76
Altre figure di assistenza nella scuola
pag. 78
Gruppo di lavoro per l’handicap
pag. 79
Valutazione del rendimento scolastico
pag. 80
E se il disabile è ricoverato temporaneamente in ospedale?
pag. 81
Il trasporto scolastico
pag. 82
L’Unione Europea e l’istruzione per i disabili
pag. 83
Progetti di formazione professionale
pag. 83 IV
La Regione Lazio e l’handicap
pag. 85
Informazioni utili dal Comune di Roma
pag. 86
Ici
pag. 86
Tarsu
pag. 87
Progetto "Insieme si può" Interventi a favore di anziani non autosufficienti
pag. 89
Chi può accedere
pag. 90
Come accedere
pag. 90
Valore del beneficio
pag. 91
La domanda
pag. 92
Le graduatorie
pag. 92
Controlli
pag. 93
Modalità di attestazione della non sufficienza
pag. 93
Modalità di erogazione del contributo
pag. 93
Associazioni culturali per i disabili a Roma
pag. 95
L’Ausilioteca
pag. 95
A.A. Disabili Roma 2000
pag. 95
Le Leggi di riferimento
pag. 96
Disabilità
pag. 96
Istruzione
pag. 96
Formazione professionale
pag. 97
Prestazioni assistenziali ed economiche
pag. 97
Barriere architettoniche
pag. 99
I DIRITTI DEGLI INVALIDI
Lo Stato italiano sancisce, con l’articolo 38 della Costituzione e con la Legge 102 del 3 agosto 2009, il supporto economico e assistenziale per tutti quei cittadini che, a causa delle loro condizioni psicofisiche, si trovino in una situazione di svantaggio.
COME RICHIEDERE LO STATO DI INVALIDITÀ
Dal 1 Gennaio 2010 la
domanda di invalidità può essere presentate solo in via telematica (anche tramite i Patronati, le Associazioni di categoria o gli altri soggetti abilitati) e la competenza non è più delle ASL, ma dell’INPS.
- Il cittadino, per presentare la domanda telematicamente, deve essere
- munito di PIN che potrà essere richiesto: - direttamente sul sito dell’Inps, sezione dei Servizi on line (inserendo i dati richiesti saranno visualizzati i primo otto caratteri del PIN; la seconda parte del codice sarà successivamente recapitata per posta ordinaria) - in alternativa, al Contact Center INPS (803164) 1
- Una volta ottenuto il PIN
- si collega al sito internet "www.inps.it" e inserendo questo accede alla procedura di presentazione telematica della domanda.
- Alla domanda deve essere abbinato il numero del certificato telematico. Dalla data di trasmissione del certificato medico il cittadino ha trenta giorni di tempo per presentare la domanda.
- Per ottenere il certificato medico il cittadino deve recarsi dal medico certificatore. La certificazione medica può essere compilata dal medico tramite un modello reperibile sul sito internet dell’istituto www.inps.it ed inviata online. Il medico, dopo l’invio telematico
1 I cittadini ai quali non può essere rilasciato il PIN attraverso le modalità sopradescritte perché l’Istituto non dispone dei dati anagrafici, devono richiederlo direttamente presso gli uffici INPS portando con sé un documento d’identità valido e il codice fiscale/tessera sanitaria. Per i minori non ancora in possesso del documento d’identità è sufficiente esibire il codice fiscale o la tessera sanitaria.1
del certificato, consegna al cittadino la stampa firmata, che dovrà essere esibita all’atto della visita, e la ricevuta di trasmissione con il numero di certificato. L’elenco dei medici certificatori accreditati è pubblicato sul sito.
• Completata l’acquisizione, la domanda viene trasmessa telematicamente all’INPS. La procedura rilascia una ricevuta che può essere stampata.
• Completata l’acquisizione, la domanda viene trasmessa telematicamente all’INPS. La procedura rilascia una ricevuta che può essere stampata.
L’ACCOMPAGNO: per chi è previsto
L'indennità di accompagnamento, prevista dalla legge 11.2.1980, n. 18, è la provvidenza economica riconosciuta dallo Stato, in attuazione dei principi sanciti dall'art. 38 della Costituzione, a favore dei cittadini la cui situazione di invalidità, per minorazioni o menomazioni, fisiche o psichiche, sia tale per cui necessitano di un'assistenza continua; in particolare, perché non sono in grado di deambulare senza l'assistenza continua di una persona oppure perché non sono in grado di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita. Tale provvidenza ha la natura giuridica di contributo forfetario per il rimborso delle spese conseguenti al fatto oggettivo della situazione di invalidità e non è pertanto assimilabile ad alcuna forma di reddito; conseguentemente è esente da imposte. Essa è a è totale carico dello Stato ed è dovuta per il solo titolo della minorazione, indipendentemente dal reddito del beneficiario o del suo nucleo familiare.
Come si richiede l’accompagno?
Secondo quanto previsto dal Regolamento dei procedimenti in materia di riconoscimento delle minorazioni civili e sulla concessione dei benefici economici, la modalità di presentazione della domanda deve percorrere il seguente iter:
- la domanda va
- presentata su apposito modello alla competente Commissione Medica presso la ASL di competenza territoriale, allegando la certificazione medica comprovante la minorazione o menomazione con diagnosi chiara e precisa e con
2 l'espressa attestazione che il richiedente è "persona impossibilitata a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore" oppure che è "persona che necessita di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita";
• la domanda va sottoscritta dal richiedente stesso, cioè l'invalido, oppure dal suo legale rappresentante (uno dei genitori, se si tratta di minore; il tutore o il curatore, se si tratta di persona interdetta o inabilitata) oppure ancora da altra persona che rappresenti il richiedente in forza di specifica procura, generale o speciale, ad agire in suo nome e per suo conto.
Entro tre mesi
dalla presentazione della domanda, la Commissione Medica deve fissare la data della visita medica. Se tale termine trascorre inutilmente il richiedente può presentare una diffida a provvedere all'Assessorato alla Sanità della Regione territorialmente competente che è tenuto a fissare la visita entro i nove mesi dalla data di presentazione della domanda, termine entro il quale deve comunque concludersi l'intero procedimento relativo all'accertamento sanitario.
In sede di accertamento sanitario l'interessato può farsi assistere da proprio medico di fiducia. L'esito dell'accertamento deve essere comunicato all'interessato trasmettendo allo stesso il verbale di accertamento sanitario; se viene riconosciuta un'invalidità che da diritto alla corresponsione di provvidenze economiche da parte dello Stato, per esempio l'indennità di accompagnamento, detto verbale viene altresì trasmesso direttamente dalla Commissione Medica all'ente competente - la Regione o altro ente da questa delegato - per istruire la procedura di pagamento della provvidenza.
N.B.
L'indennità di accompagnamento è legata al fatto che la persona non sia in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita senza assistenza. Questo, in linea generale, non esclude la possibilità di avere la patente speciale che verrà rilasciata anche in presenza di ridotte capacità motorie purché sufficienti a garantire la sicurezza della guida per sé e per gli altri. Inoltre la stessa indennità di accompagnamento non costringe la persona ad avere sempre un assistente al suo fianco ma dovrebbe rendere necessaria la presenza per lo svolgimento di quegli atti quotidiani che egli non è in grado di compiere da solo. E' ormai opinione consolidata che l'inabilità al lavoro non preclude la possibilità di svolgere attività lavorativa a determinate condizioni e con specifici ausili!
TIPOLOGIE DI INVALIDITA’
Tutte le prestazioni assistenziali ed economiche, sono legate allo status d'invalido. In Italia gli invalidi sono classificati secondo la causa invalidante che, in alcuni casi, determina delle differenziazioni nelle prestazioni assistenziali ed economiche.
Le categorie sono le seguenti:
1.
Invalidi civili (Legge 66/62; Legge 381/70; Legge 382/70; Legge 118/71).
2.
Invalidi di guerra (D.P.R. 915/78).
3.
Invalidi per servizio (D.P.R. 915/78).
4.
Invalidi del lavoro (D.P.R. 1124/64).
NOTA: In appendice 1 vengono riportate tutte le categorie d’invalidità
Invalidi civili
Rientrano in questa categoria tutti gli invalidi civili, compresi ciechi e sordomuti, purché abbiano contratto la loro invalidità per cause civili.
Si considerano mutilati e invalidi civili tutti quei cittadini che sono affetti da minoranze congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, compresi coloro che sono affetti da disabilità psichica.
4
Ai soli fini dell’assistenza socio-sanitaria e della concessione dell’indennità di accompagnamento, si considerano mutilati e invalidi anche i soggetti ultra sessantacinquenni che abbiano difficoltà persistenti nello svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età.
Invalidi di guerra
Vengono considerati invalidi di guerra, secondo il D.P.R. 915/78, tutti coloro che, prestando servizio per lo Stato, sono rimasti vittime di eventi bellici con un’invalidità riconosciuta dall’ottava alla prima categoria.
L’accertamento dell’invalidità spetta alla Segreteria delle Commissioni Mediche ASL. Questa ha il compito di trasmettere alla Commissione Medica Periferica tutta la documentazione del caso. Il verbale di visita convalidato dalla Commissione viene trasmesso, insieme all’attestato di invalidità, direttamente all’interessato o al Patronato che lo assiste. Se la decisione della Commissione non dovesse avere esito positivo, il richiedente può effettuare ricorso entro 60 giorni dalla data di notifica al Ministero del Tesoro.
Invalidi per servizio
Vengono considerati invalidi per servizio, secondo il D.P.R. 915/78, tutti i lavoratori dipendenti pubblici che a causa di un infortunio o di una malattia, riconducibile al lavoro svolto durante il servizio, siano rimasti invalidi con un’invalidità riconosciuta dall’ottava alla prima categoria. L’invalidità di servizio viene accertata presso la Commissione Medica Periferica. 5
4. Invalidi del lavoro
Si considerano invalidi del lavoro, secondo il D.P.R. 1124/64, tutti quei cittadini dipendenti di aziende private ai quali, a causa di un infortunio o di una malattia riconducibile all’attività lavorativa, viene
riconosciuta un’invalidità superiore al 20%. Il riconoscimento dell’invalidità del lavoro è demandato all’INAIL (www.inail.it), della provincia in cui è avvenuto l’infortunio.
6 7
CATEGORIE DI DISABILITA’
Prima categoria:
- Perdita di quattro arti fino al limite della perdita delle due mani e di due piedi insieme.
- Perdita di tre arti fino al limite della perdita delle due mani e di un piede insieme.
- Perdita di ambo gli arti superiori fino al limite della perdita totale delle due mani.
- Perdita di due arti, inferiore e superiore ( disarticolazione o amputazione del braccio e della coscia).
- Perdita totale di una mano e dei due piedi.
- Perdita totale di una mano e di un piede.
- Disarticolazione di un’anca, anchilosi completa della stessa se unita a grave alterazione funzionale del ginocchio corrispondente.
- Disarticolazione di un braccio o amputazione dello stesso all’altezza del collo chirurgico dell’omero.
- Amputazione di coscia o gamba a qualsiasi altezza, con moncone residuo improtesizabile in modo assoluto e permanente.
- Perdita di una coscia a qualunque altezza con moncone residuo protesizzabile ma con grave artrosi dell’anca o del ginocchio dell’arto superstite.
- Perdita di ambo gli arti inferiori sino al limite della perdita totale dei piedi.
- Perdita totale di tutte le dita delle mani ovvero la perdita totale dei due pollici e di altre sette o sei dita.
- Perdita totale di un pollice e di altre otto dita delle mani ovvero la perdita totale delle cinque dita di una mano e delle prime due dell’altra.
- Perdita totale di sei dita delle mani compresi i pollici e gli indici o la perdita totale di otto dita delle mani compreso o no uno dei due pollici.
- Le distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari e di tutti gli altri esiti di lesioni gravi della faccia e della bocca, tali da determinare grave ostacolo alla masticazione e alla deglutizione, tali da costringere a speciale masticazione.
- Anchilosi temporomandibolare completa e permanente.
8
- Immobilità completa e permanente del capo in flessione o in estensione oppure la rigidità totale o permanente del rachide con notevole incurvamento.
- Alterazioni polmonari ed extra polmonari di natura tubercolare e tutte le altre infermità organiche e funzionali permanenti e gravi al punto di determinare una assoluta incapacità al lavoro proficuo.
- Fibrosi polmonare diffusa con enfisema bolloso o statobronchiectasico e cuore polmonare grave.
- Cardiopatie organiche in stato do permanente scompenso o con grave e permanente insufficienza coronaria ecg. Accertata.
- Aneurismi di grossi vasi arteriosi del collo e del tronco, quando, per sede, volume o grado di evoluzione determinano assoluta incapacità lavorativa.
- Tumori maligni a rapida diffusione.
- Fistola gastrica, intestinale, epatica, pancreatica, splenica, retto vescicale ribelle ad ogni cura e l’ano preternaturale.
- Incontinenza delle feci grave e permanente da lesione organica.
- Diabete mellito e diabete insipido, entrambi di notevole gravità.
- Esiti di nefrectomia con grave compromissione permanente del rene superstite (iperazotemia, ipertensione, complicazioni cardiache) o tali da necessitare trattamento emodiliaco protratto nel tempo.
- Castrazione e perdita pressoché totale del rene.
- Tutte le alterazioni delle facoltà mentali (sindrome schizofrenica, demenza paralitica, demenze traumatiche, demenza epilettica, distimie gravi) che rendano l’individuo incapace a qualsiasi attività.
- Lesioni del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) con conseguenze gravi e permanenti di grado tale da apportare profondi e irreparabili perturbamenti alle funzioni più necessarie alla vita organica e sociale i da determinare incapacità a lavoro proficuo.
- Sordità bilaterale organica assoluta e permanente accertata con esame audiometrico.
- Sordità bilaterale organica assoluta e permanente quando si accompagni alla perdita o disturbi gravi e permanenti della favella o a disturbi della sfera psichica e dell’equilibrio statico-dinamico.
- Esiti di laringectomia totale.
9
- Alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi che abbiano prodotto cecità bilaterale assoluta e permanente.
- Alterazioni organiche e irreparabili di ambi gli occhi tali da ridurre l’acutezza visiva binoculare da 1/100 e 3/50 della normale.
- Alterazioni organiche e irreparabili di un occhio che ne abbia prodotto cecità assoluta e permanente con l’acutezza visiva dell’altro ridotta tra 1/50 e 3/50 della normale.
Seconda categoria:
- Distruzioni di ossa della faccia, specie dei mascellari e di tutti gli altri esiti di lesione grave della faccia stessa e della bocca tale da menomare notevolmente la masticazione, la deglutizione, o la favella oppure da apportare evidenti deformità nonostante la protesi.
- Anchilosi temporomandibolare incompleta, ma grave e permanente con notevole riduzione della funzione masticatoria.
- Artrite cronica che, per la molteplicità e l’importanza delle articolazioni colpite, abbiano menomato gravemente la funzione di due o più arti.
- Perdita di un braccio o di un avambraccio sopra il terzo inferiore.
- Perdita totale delle cinque dita di una mano e di due delle ultime quattro dita dell’altra.
- Perdita di una coscia a qualunque altezza.
- Amputazione medio tarsica o la sotto astragalica dei due piedi.
- Anchilosi completa dell’anca o quella in flessione del ginocchio.
- Affezioni polmonari ed extra polmonari di natura tubercolare che per la loro gravità non siano tali da ascrivere alla prima categoria.
- Lesioni gravi e permanenti dell'apparato respiratorio o di altri apparati organici determinate dall'azione di gas nocivi.
- Bronchite cronica diffusa con bronchiectasie ed enfisema di notevole grado.
- Tutte le altre lesioni od affezioni organiche della laringe, della trachea che arrechino grave e permanente dissesto alla funzione respiratoria.
- Cardiopatie con sintomi di scompenso di entità tali da non essere ascrivibili alla prima categoria.
- Aneurismi dei grossi vasi arteriosi del tronco e del collo, quando per la loro gravità non debbano ascriversi alla prima categoria.
10
- Affezioni gastro-enteriche e delle ghiandole annesse con grave e permanente deperimento organico.
- Stenosi esofagee di alto grado, con deperimento organico.
- Perdita della lingua.
- Lesioni o affezioni gravi e permanenti dell'apparato urinario salvo, che per la loro entità, non siano ascrivibili alla categoria superiore.
- Affezioni gravi e permanenti degli organi emopoietici.
- Ipoacusia bilaterale superiore al 90% con voce di conversazione gridata ad concham senza affezioni purulente dell'orecchio medio.
- Alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare tra 1/50 e 3/50 della normale.
- Castrazione o perdita pressochè totale del pene.
- Paralisi permanenti sia di origine centrale che periferica interessanti i muscoli o gruppi muscolari che presiedono a funzioni essenziali della vita e che, per i caratteri e la durata, si giudichino inguaribili.
Terza categoria:
- Perdita totale di una mano o delle sue cinque dita, ovvero la perdita totale di cinque dita tra le mani compresi i due pollici.
- Perdita totale del pollice e dell'indice delle due mani.
- Perdita totale di ambo gli indici e di altre cinque dita fra le mani che non siano i pollici.
- Perdita totale di un pollice insieme con quella di un indice e di altre quattro dita fra le mani con integrità dell'altro pollice.
- Perdita di una gamba sopra il terzo inferiore.
- Amputazione tarso- metatarsica dei due piedi.
- Anchilosi totale di una spalla in posizione viziata e non parallela all'asse del corpo.
- Labirintiti e labirintosi con stato vertiginoso grave e permanente.
- Perdita o i disturbi gravi della favella./l'epilessia con manifestazioni frequenti.
- Alterazioni organiche e irreparabili di un occhio, che abbiano prodotto cecità assoluta e permanente, con l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 4/50 e 1/10 della normale.
- L’epilessia con manifestazioni frequenti.
Quarta categoria:
11
- Anchilosi totale di una spalla in posizione parallela all’asse del corpo.
- Perdita totale delle ultime quattro dita di una mano o delle prime tre dita di esse.
- Perdita totale di tre dita tra le due mani compresi ambo i pollici.
- Perdita totale di un pollice e di due indici.
- Perdita totale di uno dei pollici e di altre quattro dita tra le due mani esclusi gli indici e gli altri pollici.
- Perdita totale di un indice e di altre sei o cinque dita tra le due mani che non siano i pollici.
- Perdita di una gamba al terzo inferiore.
- Lussazione irriducibile di una delle grandi articolazioni, ovvero gli esiti permanenti delle fratture di ossa principali (pseudo artrosi, calli molto deformi, ecc.) che ledano notevolmente la funzione di un arto.
- Malattie di cuore senza sintomi di scompenso evidenti, ma con stato di latente insufficienza del miocardo.
- Calcolosi renale bilaterale con accessi dolorosi frequenti e con persistente compromissione della funzione emuntoria.
- Epilessia ammenochè per la frequenza e la gravità delle sue manifestazioni non sia da ascriversi a categorie superiori.
- Psico-nevrosi gravi (fobie persistenti)
- Paralisi periferiche che comportino disturbi notevoli della zona innervata.
- Pansinusiti purulente croniche bilaterali con nevralgia del trigemino.
- Otite media purulenta cronica bilaterale con voce di conversazione percepita a concham.
- Otite media purulenta cronica bilaterale con complicazioni (carie degli ossicini, esclusa quella limitata al manico del martello, colesteatomi, granulazioni).
- Labirintiti e labirintosi con stato vertiginoso di media gravità.
- Alterazioni organiche e irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre l’acutezza visiva bilaterale tra 4/50 e 1/10 della normale.
- Alterazioni organiche e irreparabili di un occhio che ne abbiano prodotto cecità assoluta e permanente, con l’acutezza visiva dell’altro ridotta tra 2/10 e 3/10 della normale.
- Alterazioni irreparabili della visione periferica sotto forma di emianopsia bilaterale.
- Alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio che ne abbiano prodotto cecità assoluta e permanente, con alterazioni pure irreversibili della visione periferica dell’altro, sotto
12
forma di restringimento concentrico del campo visivo di tale grado da lasciarne libera soltanto la zona centrale o le zone più prossime al centro, oppure sotto forma di lacune di tale ampiezza da occuparne una metà del campo visivo stesso o settori equivalenti.
Quinta categoria:
- Anchilosi totale di un gomito in estensione completa o quasi.
- Perdita totale del pollice e dell'indice di una mano.
- Perdita totale di ambo i pollici.
- Perdita totale di uno dei pollici e di altre tre dita tra le mani che non siano gli indici e l'altro pollice.
- Perdita totale di uno degli indici e di altre quattro dita fra le mani che non siano il pollice e l'altro indice.
- Perdita di due falangi di otto o sette dita fra le mani che non siano quelle dei pollici.
- Perdita della falange ungueale di dieci o nove dita delle mani, ovvero la perdita della falange ungueale di otto dita compresa quella dei pollici.
- Perdita di un piede ovvero l'amputazione unilaterale mediotarsica o la sotto astragalica.
- Perdita totale delle dita dei piedi o di nove od otto dita compresi gli alluci.
- Tubercolosi polmonare allo stato di esiti estesi, ma clinicamente stabilizzati, sempre previo accertamento stratigrafico, quando essi per la loro entità non determinino grave dissesto alla funzione respiratoria.
- Esiti di affezione tubercolare extra polmonare, quando per la loro entità e localizzazione non comportino assegnazione a categoria superiore o inferiore.
- Malattie organiche di cuore senza segno di scompenso.
- Arteriosclerosi diffusa e manifesta.
- Aneurismi arteriosi o arterovenosi degli arti che ne ostacolano notevolmente la funzione.
- Nefriti o le nefrosi croniche.
- Diabete mellito o insipido di media gravità.
- L'ernia viscerale molto voluminosa o che, a prescindere dal suo volume, sia accompagnata da gravi e permanenti complicazioni.
- Otite media purulenta cronica bilaterale senza complicazioni con voce di conversazione percepita a 50 cm. Accertata con esame audiometrico.
13
- Otite media purulenta cronica unilaterale con complicazioni (carie degli ossicini, esclusa quella limitata al manico del martello, colesteatoma, granulazioni).
- Diminuzione bilaterale permanente dell'udito non accompagnata da affezioni purulente dell'orecchio medio, quando l'audizione della voce di conversazione sia ridotta ad concham.
- Le alterazioni organiche ed irreparabili di ambo gli occhi tali da ridurre l'acutezza visiva binoculare tra 2/10 e 3/10 della normale./le alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio, che ne abbiano prodotto cecità assoluta e permanente, con l'acutezza visiva dell'altro ridotta tra 4/10 e 7/10 della
- normale.
- Perdita anatomica di un bulbo oculare, non protesizzabile, essendo l'altro integro.
- Alterazioni organiche ed irreparabili della visione periferica di entrambi gli occhi, sotto forma di restringimento concentrico del campo visivo di tale grado da lasciarne libera soltanto la zona centrale, o le zone più prossime al centro, oppure sotto forma di lacune di tale ampiezza da occupare una metà del campo visivo stesso o settori equivalenti.
Sesta categoria:
- Cicatrici estese e profonde del cranio con perdita di sostanza delle ossa in tutto il loro spessore, senza disturbi funzionali del cervello.
- Anchilosi totale di un gomito in flessione completa o quasi.
- Perdita totale di un pollice insieme con quella del corrispondente metacarpo ovvero insieme con la perdita totale di una delle ultime tre dita della stessa mano.
- Perdita totale di uno degli indici e di altre tre dita fra le mani, che non siano i pollici e l'altro indice.
- Perdita totale di cinque dita fra le mani che siano le ultime tre dell'una e due delle ultime tre dell'altra.
- Perdita totale di uno dei pollici insieme con quella di altre due dita fra le mani esclusi gli indici e l'altro pollice.
- Perdita totale delle tre ultime dita di una mano.
- Perdita delle due ultime falangi delle ultime quattro dita di una mano, ovvero la perdita delle due ultime falangi di sei o cinque dita fra le mani, che non siano quelle dei pollici.
14
- Perdita della falange ungueale di sette o sei dita fra le mani, compresa quella dei due pollici, oppure la perdita della falange ungueale di otto dita fra le mani compresa quella di uno dei due pollici.
- Amputazione tarso-metatarsica di un solo piede.
- Perdita totale di sette o sei dita dei piedi compresi i due alluci.
- Perdita totale di nove od otto dita dei piedi compreso un alluce.
- Perdita totale dei due alluci e dei corrispondenti metatarsi.
- Ulcera gastrica o duodenale, radiologicamente accertata, o gli esiti di gastroenterostomia con neostoma ben funzionante.
- Morbo di basedow che per la sua entità non sia da ascriversi a categoria superiore.
- Nefrectomia con integrità del rene superstite.
- Psico-nevrosi di media entità.
- Nevriti ed i loro esiti permanenti.
- Sinusiti purulente croniche o vegetanti con nevralgia.
- Diminuzione bilaterale permanente dell'udito, non accompagnata da affezioni purulente dell'orecchio medio, quando l'audizione della voce di conversazione sia ridotta alla distanza di 50 cm.
- Alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio che ne abbiano prodotto una riduzione dell'acutezza visiva al di sotto di 1/50, con l'acutezza visiva dell'altro normale, o ridotta fino a 7/10 della normale.
Settima categoria
:
- Cicatrici della faccia che costituiscono notevole deformità. Le cicatrici di qualsiasi altra parte del corpo estese e dolorose o aderenti o retratte che siano facili ad ulcerarsi o comportino apprezzabili disturbi funzionali, ammenochè per la loro gravità non siano da equipararsi ad infermità di cui alle categorie precedenti.
- Anchilosi completa dell'articolazione radiocarpica.
- Perdita totale di quattro dita fra le mani, che non siano i pollici né gli indici.
- Perdita totale dei due indici.
- Perdita totale di un pollice.
- Perdita totale di uno degli indici e di due altre dita fra le mani che non siano i pollici o l'altro indice.
15
- Perdita delle due falangi dell'indice e di quelle di altre tre dita fra le mani che non siano quelle dei pollici.
- Perdita della falange ungueale di tutte le dita di una mano, oppure la perdita della falange ungueale di sette o sei dita tra le mani compresa quella di un pollice.
- Perdita della falange ungueale di cinque, quattro o tre dita delle mani compresa quella dei due pollici.
- Perdita della falange ungueale di otto o sette dita fra le mani che non sia quella dei pollici.
- Perdita totale da cinque a tre dita dei piedi, compresi gli alluci.
- Perdita totale di sette o sei dita tra i piedi, compreso un alluce, oppure di tutte o delle prime quattro dita di un piede.
- Perdita totale di otto o sette dita tra i piedi, che non siano gli alluci.
- Perdita delle due falangi o di quella ungueale dei due alluci insieme con la perdita della falange ungueale di altre dita comprese fra otto e cinque.
- Anchilosi completa dei piedi (tibio-tarsica) senza deviazione e senza notevole disturbo della deambulazione.
- Anchilosi in estensione del ginocchio.
- Bronchite cronica diffusa con modico enfisema.
- Esiti di pleurite basale bilaterale, oppure esiti estesi di pleurite monolaterale di sospetta natura tbc.
- Nevrosi cardiaca grave e persistente.
- Varici molto voluminose con molteplici grossi nodi ed i loro esiti, nonché i reliquati delle flebiti dimostratisi ribelli alle cure.
- Emorroidi voluminose e ulcerate con prolasso rettale; le fistole anali secernenti.
- Laparocele voluminoso.
- Gastroduodenite cronica.
- Esiti di resezione gastrica.
- Colecistite cronica con disfunzione epatica persistente.
- Calcolosi renale senza compromissione della funzione emuntoria.
- Isteronevrosi di media gravità.
- Perdita totale dei due padiglioni auricolari.
16
- Diminuzione bilaterale permanente dell'udito non accompagnata da affezioni purulente dell'orecchio medio, quando l'audizione della voce di conversazione sia ridotta ad un metro, accertata
- con esame audiometrico.
- Esito di intervento di radicale (antroatticotomia) con voce di conversazione percepita a non meno di un metro.
- Alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio, essendo l'altro integro, che ne riducano l'acutezza visiva fra 1/50 e 3/50 della normale.
- Alterazioni organiche ed irreparabili della visione periferica di un occhio (avendo l'altro occhio visione centrale o periferica normale), sotto forma di restringimento concentrico del campo visivo di tale grado da lasciarne libera soltanto la zona centrale, o le zone più prossime al centro, oppure sotto
- forma di lacune di tale ampiezza da occupare una metà del campo visivo stesso, o settori equivalenti.
Ottava categoria
:
- Esiti delle lesioni boccali che producano disturbi della masticazione, della deglutizione o della parola, congiuntamente o separatamente che per la loro entità non siano da ascrivere a categorie superiori.
- Perdita della maggior parte dei denti oppure la perdita di tutti i denti della arcata inferiore.
- Paradentosi diffusa, ribelle alle cure associata a parziale perdita dentaria.
- Perdita della falange ungueale dei due pollici.
- Perdita totale di tre dita fra le mani che non siano i pollici né gli indici.
- Perdita totale di uno degli indici e di un dito della stessa mano escluso il pollice.
- Perdita di due falangi dell'indice insieme a quella delle ultime falangi di altre due dita della stessa mano escluso il pollice.
- Perdita della falange ungueale delle prime tre dita di una mano.
- Perdita totale di cinque o quattro dita fra i piedi compreso un alluce o delle ultime quattro dita di un solo piede.
- Perdita totale di sei o cinque dita fra i piedi che non siano gli alluci.
- Perdita di un alluce o della falange ungueale di esso, insieme con la perdita della falange di altre dita dei piedi comprese fra otto e sei.
17
- Perdita di un alluce e del corrispondente metatarso.
- Anchilosi tibio-tarsica di un solo piede senza deviazione di esso e senza notevole disturbo della deambulazione.
- Accorciamento non minore di tre centimetri di un arto inferiore, a meno che non apporti disturbi tali nella statica o nella deambulazione da essere compreso nelle categorie
- precedenti.
- Bronchite cronica.
- Esiti di pleurite basale o apicale monolaterali di sospetta natura tubercolare.
- Esiti di empiema non tubercolare.
- Disturbi funzionali cardiaci persistenti (nevrosi, tachicardia, extra sistolia).
- Gastrite cronica.
- Colite catarrale cronica o colite spastica postamebica.
- Varici degli arti inferiori nodose e diffuse.
- Emorroidi voluminose procidenti.
- Colecistite cronica o esiti di colecistectomia con persistente disepatismo.
- Cistite cronica.
- Sindromi nevrosiche lievi, ma persistenti.
- Ritenzione parenchimale o endocavitaria di proiettile o di schegge senza fatti reattivi apprezzabili.
- Ernie viscerali non contenibili.
- Emicastrazione.
- Perdita totale di un padiglione auricolare.
- Sordità unilaterale assoluta e permanente o ipoacusia unilaterale con perdita uditiva superiore al 90% (voce gridata ad concham) accertata con esame audiometrico.
- Diminuzione bilaterale permanente dell'udito, non accompagnata da affezione purulenta dell'orecchio medio, quando l'audizione della voce di conversazione sia ridotta a due metri, accertata
- con esame audiometrico.
- 32. Otite media purulenta cronica semplice.
- 33. Stenosi bilaterale del naso di notevole grado.
- Alterazioni organiche ed irreparabili di un occhio, essendo l'altro integro, che ne riducano l'acutezza visiva tra 4/50 e 3/10 della normale.
18
- Dacriocistite purulenta cronica.
- Congiuntiviti manifestamente croniche.
- Cicatrici delle palpebre congiuntivali, provocanti disturbi oculari di rilievo (ectropion, entropion, simblefaron, lagoftalmo).
LE PRESTAZIONI ECONOMICHE
TIPOLOGIE
Secondo quanto previsto dalla Legge 104 del 1992, aggiornata secondo le successive modifiche introdotte dalla Legge 53/00, D.Lgs 151/01 e Art. 24 della
Legge 183/10, le prestazioni economiche possono essere continuative, temporanee oppure una tantum. Le prestazioni continuative sono erogate dalle Regioni per gli invalidi civili; dal Ministero del Tesoro per gli invalidi di guerra e di servizio; dall’INAIL o altri enti previdenziali per gli invalidi del lavoro. Le prestazioni economiche di carattere straordinario o temporaneo sono erogate dagli enti locali.
TABELLA RIASSUNTIVA DEI BENEFICI OTTENIBILI IN SEGUITO AL RICONOSCIMENTO DELL’INVALIDITA’ Fascia di età | <>Percentuale minima di invalidità | <>Benefici ottenibili | <>|||||||||||||||||||||||||||
Tutti | <>33,33% o difficoltà permanenti a svolgere le funzione proprie dell’età | <>* Status di invalido * Protesi ed ausili | <>|||||||||||||||||||||||||||
Minori | <>con difficoltà permanenti a svolgere le funzione proprie dell’età | <>>Indennità mensile di frequenza | <>|||||||||||||||||||||||||||
18-55 | <>46% | <>>Collocamento obbligatorio | <>|||||||||||||||||||||||||||
18-65 | <>0,51 | <>Congedo per cure | <>|||||||||||||||||||||||||||
Tutti | <>67% | <>Esenzione ticket | <>|||||||||||||||||||||||||||
18-65 | <>0,74 | <>Assegno mensile | <>|||||||||||||||||||||||||||
18-65 | <>>100% | <>>Pensione inabilità | <>|||||||||||||||||||||||||||
Tutti | <>Soggetti: * con impossibilità a deambulare senza accompagnatore oppure * con impossibilità di compiere autono-mamente gli atti della vita quotidiana
| Indennità di accompagnamento |
Nessun commento:
Posta un commento