Edifici fatiscenti e degrado in città
Una città europea? Forse sì per tanti aspetti. Ma di certo a Parma non mancano anche "brutture" che hanno una durata pluriennale e riguardano luoghi "dimenticati"o, per meglio dire, abbandonati da troppo tempo per essere giustificabili. Certo, nella nostra città non esiste, per fortuna, il fenomeno delle grandi fabbriche abbandonate, visto le aree dove sorgevano le industrie della prima periferia sono state quasi per intero riqualificate o stanno per esserlo. Però esistono purtroppo molti casi ben visibili di trascuratezza che non fanno certo onore all'immagine di una città che vorrebbe essere un modello. Soprattutto perché si tratta di "brutture", almeno nei casi citati sotto, che durano da lungo tempo e che in alcuni casi sono state anche oggetto di promesse mai mantenute. In molte circostanze si tratta di proprietà pubbliche, ma anche quando sono private, il Comune o altri enti pubblici avrebbero dovuto intervenire già da tempo per obbligare i proprietari a ripristinare una situazione almeno decorosa.
Alcuni casi eclatanti:
- aree ex militari (Castelletto via Zarotto-via Sidoli, ex caserme di via Padre Onorio)
- ex ospedale Stuard
- viale Piacenza (area ex Amnu, area a fianco della rotatoria ex Trionfale)
- edifici diroccati di via Calatafimi, via Buffolara, autosilos vuoto di via Fleming, ex caserma della Polstrada in via Zarotto
- ex mercato bestiame di strada dei Mercati
- area ex Tarasconi
- ex cinema Lux
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